Advanced Member
- Group
- Webmaster
- Posts
- 4,308
- Location
- Bologna
- Status
- Offline
|
|
GLI STRANI COMPORTAMENTI DI DALIDA
Una cosa che salta subito all'occhio analizzando i vari protagonisti della vicenda, è il comportamento alquanto strano di Dalida. Analizziamolo insieme.
Tratto dal libro "Vita breve e morte di un genio musicale" di Aldo Fegatelli Colonna:
...nel pomeriggio il fotografo Giorgio Lotti incrocia Tenco e Dalida al bar del Casinò e li sente fare, entrambi, strani discorsi di morte. Il ricordo di Lotti è nitido: non stanno parlando di suicidio. Little Tony li ricorda, sempre nel pomeriggio alterati ***
*** "Al Bar del Casinò, Luigi era visibilmente incavolato. Ho notato che la portava via bruscamente" - Little Tony ( Sette, supplemento del "Corriere della Sera" n°5 1997 )
Questo sopraindicato è un elemento che già conosciamo e che molti hanno tuttavia sottovalutato. La domanda sorge spontanea: "Come mai Giorgio Lotti ha ricordato nitidamente che i discorsi di morte tra Tenco e Dalida erano incentrati non sul suicidio?" Perlomeno io, me lo sono chiesto tante volte ed alla fine, mi sono deciso a colmare "questa lacuna", scoprendo direttamente "dalla fonte" quanto segue:
Giorgio Lotti ricorda nitidamente che i due con tono alterato parlavano di "Rischio di morte", questo è quello che lui ha captato indistintamente ma è stato un attimo e non ha potuto sentir di più perchè "spaventato" è andato subito via.
Può sembrare un elemento come tanti altri quello che vi stiamo presentando stasera ed invece è un elemento chiave che farà prendere una precisa e definitiva direzione all'indagine relativa alla morte del cantautore Luigi Tenco. Andando infatti ad analizzare la testimonianza di Little Tony che ricorda i due al Bar del Casinò visibilmente alterati e Luigi che porta via Dalida bruscamente....ed incrociando l'argomento trattato da Tenco e Dalida ( "rischio di morte" ...ed è molto molto importante questa news ) al Bar del Casinò e nitidamente intercettato dal fotografo Giorgio Lotti, adesso credo sia possibile finalmente dare una direzione "univoca", una sola interpretazione a quel che successe il pomeriggio del 26 Gennaio 1967: Dalida al Bar del Casinò mise in guardia, informò Luigi Tenco dei rischi di morte che stava correndo, e lui "arrabbiato" della "confidenza funesta" di Dalida, la portò via bruscamente dal Bar del Casinò. Non si possono dare altre interpretazioni ai dati peraltro "documentabili", adesso in nostro possesso considerando che effettivamente IL RISCHIO DI MORTE...per uno dei due divenne effettivamente una triste realtà nelle ore a seguire.
Supposto come ho appena detto che qualche ora dopo...il rischio di morte per Tenco, prenderà forma diventando triste realtà, e che l'arrabbiato....risulterà essere la stessa persona che qualche ora dopo perderà effettivamente la vita, i "ruoli" dei due interlocutori credo appariranno chiari a tutti: Dalida provò a salvare in extremis Luigi Tenco il pomeriggio del 26 Gennaio 1967 e Tenco "intuendo" il ruolo di Dalida in tutto questo, si arrabbiò moltissimo con lei. La cantante suo malgrado dovette portare a termine la missione, con la messa in scena del ritrovamento del cadavere e la successiva "commedia" del suicidio di Tenco. Temeva anche lei per la sua stessa vita ed è giusto riconoscerle che relativamente alla morte di Tenco, lei ricoprì UN DOPPIO RUOLO peraltro uno discordante con l'altro: inizialmente quello della donna "GELOSA" che voleva farla pagare ALL'UOMO CHE L'AVEVA USATA E POI BUTTATA VIA, successivamente il suo ruolo divenne quello di "vittima" perchè si ritrovò in mezzo ad un qualcosa molto più grande di lei. Voleva farla pagare a Luigi per esser tornato con Valeria, chiese aiuto al suo ex marito Lucien Morisse ( CLAN DEI MARSIGLIESI ), ma non avrebbe mai immaginato che LO STESSO NEL FRATTEMPO PROGETTO' BEN ALTRO PIANO PIU' CARO A LUI STESSO CHE A LEI e che GLI INTERESSI POLITICI IN GIOCO SAREBBERO DIVENTATI COSI GRANDI da portare i SISTEMI DEVIATI ad eliminare fisicamente il cantautore. Non era questo "l'obiettivo" che Dalida voleva conseguire, era ferita e certamente voleva fargli un "dispetto", ma non aveva assolutamente "propositi" di omicidio...e questo sarà il grande senso di colpa che le farà tentare il suicidio più volte. 4 mesi prima di morire riferirà ad un giornale Italiano: "IO NON SO, NON POSSO, NON VOGLIO DIRE COME E PERCHE' LUIGI TENCO E' MORTO".
Ora sappiamo una cosa in più.....e non è una cosa da nulla: Luigi e Dalida quel pomeriggio parlavano di "rischi di morte", assunto totalmente incompatibile con discorsi relativi ad un eventuale, probabile suicidio.
Su cosa vogliamo "basare" adesso l'eventuale convinzione del suicidio che hanno alcuni? Sul biglietto d'addio NON RITROVATO sulla scena del delitto ma consegnato nelle mani del commissario da terze mani proveniente da una stanza del piano superiore...con ERRORI GRAMMATICALI E DI FORMA SPARSI QUA E LA E CON LA FIRMA CHIARAMENTE E PALESEMENTE CONTRAFFATTA??? Finchè regge.....e c'è qualcuno ancora disposto a credere che quello NON RITROVATO SULLA SCENA DEL CRIMINE, sia FORZATAMENTE UN ELEMENTO VALIDO ai fini del conseguimento di una verità...a me sta bene. Vedremo se la Magistratura sarà altrettanto brava e astuta nell'intuire che L'ELEMENTO BIGLIETTO ai fini della convalida del suicidio del cantautore Luigi Tenco, adesso come adesso, vale meno di niente.
FOTO SCATTATE IL 26 GENNAIO 1967 AL CASINO': ADESSO RISULTERA' CHIARO A TUTTI perchè Tenco in queste foto continuerà a guardarsi a destra e sinistra e mostrerà un'aria particolarmente tesa .DALIDA DEVE GIA' AVERGLI RIVELATO...."I RISCHI" CHE CORRE visto che le foto sono state scattate nel secondo pomeriggio e i discorsi al Bar avvengono prima. In tutte le foto DALIDA RIDE ( ma si vede che si sforza di farlo ) e Tenco è teso, tesissimo.
Ecco la prima cosa strana: che nonostante questi strani discorsi avuti nel pomeriggio, Dalida si dispererà per 20 anni perchè Luigi Tenco si è "suicidato". Questa disperazione è incompatibile con i discorsi avuti nel pomeriggio.
Ma oltre questo, ho individuato alcuni elementi che ruotano attorno alla figura di Dalida che andrebbero analizzati attentamente. Partiamo dal Ristorante Nostromo che sicuramente ci offrirà degli interessantissimi spunti di riflessione.
Tra l'1:15 e l'1:25 Dalida che si trova al Ristorante Nostromo ( probabile ALIBI ), riceve una telefonata dall'Hotel Londra ( Lucien Morisse? ) ed il messaggio è: "TENCO STA MALE" ( probabile messaggio in codice: "Luigi Tenco è stato ucciso ma non è stato riportato in camera ( STA MALE ), comincia a partire ma fa molto con calma.
Come fa un Hotel diverso da quello in cui alloggia Tenco a sapere cosa sta accadendo all'Hotel Savoy? Ma soprattutto è inverosimile pensare che quello sia stato un messaggio in "codice" tenendo presente che in un suicidio non si STA PRIMA MALE e poi si muore?
Andiamo avanti e cerchiamo di capire meglio.
Cosa succede da qui in poi? Un'altra cosa strana salta subito all'occhio: che il messaggio in codice viene seguito alla lettera.
DOPO LA TELEFONATA "TENCO STA MALE" infatti, Dalida, uscita dal ristorante Nostromo, "preoccupatissima" per lo stato di salute di Luigi Tenco:
1 - VA A SALUTARE IL SUO DISCOGRAFICO 2 - VA A COMPRARE LE SIGARETTE 3 - PROBLEMI VARI LUNGO LA STRADA ( a detta di lei ) 4 - RIENTRA IN HOTEL dopo aver percorso in 40 minuti una strada percorribile in 5 E DIRIGENDOSI VERSO LA HALL, CHIEDE IL NUMERO DI CAMERA "DEL TENCO" ( io non lo conosco, non so chi è, però sento che è successo qualcosa ) PERCHE' HA UNO STRANO PRESENTIMENTO. 5 - TROVA IL CORPO DI TENCO ED URLA DISPERATA PERCHE' IL SUO LUIGI SI E' UCCISO. 6 - PER 20 ANNI SI DISPERA CHE SI SIA UCCISO SPARANDOSI UN COLPO IN TEMPIA E LA SUA "DISPERAZIONE" E' ASSAI STRANA PER VIA DI DUE "FORTI" CONTRADDIZIONI: LA PRIMA LA CONOSCIAMO MA LA RILEGGIAMO INSIEME: A) NEL POMERIGGIO AL BAR DEL CASINO', IL FOTOGRA FO GIORGIO LOTTI RIPORTA DI AVER SENTITO LUIGI TENCO E DALIDA FARE STRANI DISCORSI DI MORTE: IL SUO RICORDO E' NITIDO NON STANNO PARLANDO DI SUICIDIO.IN SEGUITO A QUESTI DISCORSI LUIGI PRENDE PER UN BRACCIO DALIDA E ARRABBIATO SE LA PORTA VIA ( QUINDI EVIDENTEMENTE DALIDA, RIGUARDO L'ARGOMENTO "MORTE", HA DETTO A LUIGI QUALCOSA CHE DEVE AVERLO IRRITATO ) B) A DETTA DI LEI ( E DI PAOLO DOSSENA )L'ARMA QUANDO E' ENTRATA NON C'ERA ( ), COME PUO' PER 20 ANNI DISPERARSI CHE IL SUO LUIGI SI E' SPARATO CON "UNA PISTOLA" UN COLPO IN TEMPIA SE E' LEI STESSA A CONFERMARE CHE QUANDO E' ENTRATA NON AVEVA VISTO L'ARMA ED AVEVA CREDUTO CHE SI TRATTASSE DI UN MALORE?????????????? COME MAI A SERGIO MODUGNO che era salito 30 minuti dopo nella sua camera, la 104 per vedere come stava, DALIDA DISSE: "LUIGI SI E' UCCISO, SI E' SPARATO UN COLPO DI PISTOLA SE LEI E' STATA PORTATA SUBITO FUORI DALLA STANZA E L'UNICA "INFORMAZIONE" CHE AVEVA ERA CHE LEI LA PISTOLA NON L'AVEVA VISTA ????? D'ALTRONDE IL DISCOGRAFICO DOSSENA ENTRO' DOPO DI LEI ED E' ANCH'EGLI SICURO CHE LA PISTOLA NON CI FOSSE....COME HA FATTO DUNQUE LA CANTANTE DALIDA AD "INTUIRE" CHE LUIGI TENCO MORI' PROPRIO IN QUEL MODO?? LA RISPOSTA STA NEL SUO PRIMO TENTATIVO DI SUICIDIO ( FALLITO ) 1 MESE DOPO E 20 ANNI DOPO ( RIUSCITO ). i dettagli: #entry322492705 e qui: #entry276798714
"LA CONTROMOSSA" DEL FRATELLO DI DALIDA:
- vi siete mai chiesti come mai, pochi mesi dopo la riapertura del "Caso Tenco" ( 2005 ), spuntò la fiction Dalida, prodotta dal fratello Bruno Gigliotti dove la sorella e Luigi si amavano alla follia e si promettevano amore eterno? - vi siete mai chiesti come mai ultimamente la stanno "mandando" in replica un po' troppo spesso? - vi siete mai domandati come mai A NEANCHE 1 ANNO DI DISTANZA...si stava per PRODURRE IL FILM "TUTTO D'UN FIATO" ( poi finito nel nulla ) narrante la grande storia d'amore tra Luigi Tenco e Dalida?
E come mai Bruno Gigliotti quando viene intervistato CI TIENE A SMONTARE:
1 - L'ESISTENZA DI VALERIA ( dando del bugiardo al fratello di Luigi, Valentino Tenco che forse conosce il fratello un tantino meglio di lui ) 2 - LA TELEFONATA DALL'HOTEL LONDRA ( confermata da alcuni commensali che erano presenti alla cena e perfino dalla PROPRIETARIA del Ristorante Nostromo )
dicendo che sono false ambedue
e a ribadire
1 - CHE DALIDA NON VOLEVA ASSOLUTAMENTE TORNARE IN FRANCIA ) 2 - CHE LUI E' CONVINTISSIMO CHE LUIGI TENCO SI E' SUICIDATO? ( E' SCHIACCIANTE QUEST'ARTICOLO DAL TITOLO: "L'ORLANDO SHOW": http://luigitenco60s.forumfree.net/?t=43146178 )
E' PROPRIO VERO......FINCHE' L'AMORE TRA I DUE REGGE LA BARACCA E' SALVA !!!!
Dalida durante un'intervista a "La Repubblica" del Gennaio 1987 ( pochi mesi prima di morire ):
"Non so, non posso, non voglio dire come e perché Luigi è morto."
tratto da UN'INTERVISTA RECENTE ( Luglio 2009 ) fatta ad Aldo Fegatelli Colonna ( biografo di Tenco ):
Dalida sapeva dell’esistenza di Valeria? Possibile che non provò a cercarla? A capire?
Risposta di Aldo Fegatelli Colonna: Dalida era venuta a conoscenza di Valeria. Un giorno si portò sotto il portone della sua casa romana e citofonò parlandone con un’asprezza inusitata, dicendole che Luigi non aveva bisogno di una ragazzina ma di una donna. Le consigliò in modo pesante di togliersi dai piedi. Sembra che lei ne rimanesse scossa. Asserisce che il tono della cantante era intimidatorio e, più che una che dava un consiglio, sembrò essere un ‘consigliori’.
*****************************************************************
Sta di fatto che Dalida fu fatta tornare subito in Francia contravvenendo a quelle che sono le "regole" basilari che vengono seguite in un'inchiesta.
|
|