DOCUMENTO - Nel foglio matricolare di Luigi Tenco svelato il mistero del viaggio in Argentina

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    Il foglio matricolare non lo puoi piu' consultare qui ma comunque fa fede ciò che ho scritto io nel post. La cosa molto importante che è emersa ( ma non ci voleva certo uno scienziato, chiunque guardando il foglio se ne sarebbe accorto...e dunque sarebbe "ridicolo"da parte mia dire di aver fatto io una grande scoperta ), è che Luigi Tenco quando parti' per l'Argentina si trovava in convalescenza ed ecco dunque spiegato come mai non esista alcuna licenza che giustifichi il viaggio in Argentina. La cosa che abbiamo evidenziato ( ma lungi da noi dire che ne deteniamo la "paternità" ), è molto importante e grave è l'illecito commesso. Probabilmente sono state "strutture para-statali" a far andare Luigi Tenco in Argentina ( e sarò piu' chiaro prossimamente ), questo perchè il GOVERNO non avrebbe potuto in alcun modo fare una licenza ( nè ordinaria, nè straordinaria ) ad un soldato che si trova GIA' in "licenza" di convalescenza. Non parlo per logica ma semplicemente perchè durante il servizio di leva mi sono occupato proprio delle licenze dei soldati e dei "ruolini" militari da aggiornare quotidianamente. L'unico modo per mandare in licenza straordinaria od ordinaria un soldato in convalescenza, è farlo rientrare dalla "malattia", chiudere la convalescenza e farlo partire in licenza il giorno dopo ( ma non è andata cosi altrimenti ve ne sarebbe traccia ). Ricordo infatti che un giorno mi chiamò un ragazzo dall'ospedale militare per dirmi che mancavano 2 giorni alla fine della convalescenza e mi chiese, visto che era natale se poteva partire in licenza ordinaria di 7 giorni l'indomani senza aspettare la fine della convalescenza. Ricordo che mi consultai con il capitano il quale suggerii che l'unica soluzione per partire l'indomani sarebbe stata quella di interrompere subito la convalescenza, rientrare al corpo d'appartenenza ed il giorno dopo ripartire in licenza ordinaria. Ovviamente non convenii al ragazzo tutta questa trafila perchè tanto alla fine si sarebbe trattato di recuperare soltanto un giorno, cosi fini la convalescenza dopo 2 giorni ed il 3° giorno parti' in licenza. MORALE: le due licenze di viaggio e di convalescenza, insieme non possono in nessun modo coesistere e dunque Tenco è partito in via "non-ufficiale" aiutato da "piani alti" para-statali. Inutile cercare quella licenza perchè non esiste. Non puo' esistere.

    Sarebbe interessante quindi capire, perchè l'Esercito non ha battuto ciglio quando il soldato convalescente Tenco è rientrato tranquillo e beato dall'Argentina in Italia invece di processarlo e condannarlo per "direttissima". Il giornalista Argentino con il quale sono in contatto, mi ha confidato che molti, tanti commentatori, giornalisti ed addetti ai lavori del suo paese, sanno che Tenco arrivato a Buones Aires è stato condotto dal presidente dell'Argentina "Umberto Illia" e a meno che il presidente NON SIA STATO UN FANS SFEGATATO che voleva a tutti i costi stringere la mano al suo idolo.....direi che forse finalmente, comincia a delinearsi un' interessante "direzione" che GIUSTIFICHEREBBE TRA LE ALTRE COSE anche l'estrema tranquillità dell'Esercito Italiano di fronte al "disertore" rientrato in Italia. Pacca sulla spalla e congedo illimitato per fine ferma qualche mese dopo ( restanti mesi che ovviamente sono stati rigorosamente di convalescenza ) !


    Edited by LaVerdeIsola - 17/11/2011, 17:03
     
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